Con l’affermarsi del 4k e di frame rate più elevati dei classici 25/30 fps si è cercato di superare i limiti dovuti alla scarsa ottimizzazione del codec H264.
Per questo negli ultimi tempi è sempre più utilizzato l’XAVC, un nuovo codec, basato su H264, studiato e introdotto sul mercato da Sony che garantisce le massime performance in termini di qualità ed efficienza.
l’XAVC solitamente si appoggia su wrapper MXF OP1 e lavora in due fasi: prima procede ad una preparazione del file (pre-processing) quindi prosegue con la codifica vera e propria.
Siccome il 4k richiede velocità di immagazzinamento dati elevate, l’XAVC è in grado di coprire bitrate fino a ad oltre 900Mbit/s e praticamente ogni frame rate (escluso l’ultra slow motion).
Supporta una profondità di colore di 8, 10 e 12 bit ed è in grado di gestire la compressione sia in intra-frame (compressione sull’immagine) sia in long GOP (compressione per gruppo di immagini).
Dalla versione CC 7.2 Premiere Pro supporta codifica e decodifica del codec XAVC.
Ma solo dalla versione CC 2017 è possibile sfruttare il Mercury Playback Engine per la riproduzione di materiale XAVC 4k a 60 fps. Questo permette di ottimizzare il lavoro con materiale nativo 4k e ad alto frame rate senza necessità di ricorrere ai proxy.
Con macchine adeguatamente configurate sarà possibile riprodurre l’anteprima di sequenze con metraggi in 4k a 60fps, anche con qualche effetto supportato dal Mercury Playback Engine, al massimo della fluidità e senza necessità di rendering.
Un passo in avanti verso una maggiore efficienza dei flussi con materiali ad alta risoluzione/frame rate.