La domanda ci sta tutta. Perché non per forza di cose è necessario utilizzare i proxies nel proprio flusso di lavoro.
La creazione di proxy richiede tempo e gestione e va utilizzata solo quando i benefici superano realmente gli svantaggi.
Ci sono alcune situazioni critiche in cui l’uso dei proxy può essere consigliato.
Partiamo dalla prima, quella più frequente:
1) Utilizzo di macchine (Pc/Mac) datate o con basse performance (laptop)
Spesso possiamo essere costretti a lavorare su hardware non di ultima generazione oppure su dispositivi portatili con una quantità limitata di ram, basse capacità di calcolo e magari dischi non velocissimi.
In casi come questi possiamo facilitare tutte le operazioni di editing utilizzando materiale di bassa qualità (proxy).
2) Utilizzo di materiale 4K, specialmente con GOP lunghi
Fare editing con materiale 4K può mettere a dura prova anche configurazioni hardware ben equipaggiate. Se poi utilizziamo dei codec con GOP lunghi i tempi di elaborazione si allungano ulteriormente. GOP è l’acronimo di group of pictures (gruppo di immagini) e rappresenta la distanza tra due fotogrammi encodati nella loro interezza. Mentre i fotogrammi intermedi vengono ricostruiti in base alle singole variazioni in funzione del codec utilizzato. Pertanto avere GOP lunghi significa un numero maggiore di fotogrammi creati dal codec e quindi una maggiore richiesta di capacità di calcolo.
3) Utilizzo di materiale Raw o ad elevato frame rate
In questi casi si ha necessità di un elevato data rate transfer (DTR) dal disco fisso. La velocità di quest’ultimo potrebbe non essere sufficiente per lavorare in maniera ottimale.
Se ci troviamo in una o più di queste condizioni allora il workflow con i proxy potrebbe darci effettivamente una mano.
Ma per dare una risposta definitiva occorre fare dei tests. Prendiamo un nostro progetto e proviamo il flusso di lavoro sia con l’utilizzo dei proxy sia senza. Analizziamo i tempi di calcolo di ognuno, i tempi di codifica e tutte le eventuali problematiche. Compariamo i risultati e traiamo le nostre conclusioni. Potremmo essere sorpresi!