Se in un progetto abbiamo necessità di affidare la post-produzione audio a persone esterne che lavorano con tools dedicati (ad esempio Avid Pro Tools) una possibilità è quella di utilizzare il formato di interscambio AAF (Advanced Authoring Format).
Vediamo di cosa si tratta.
Prendiamo la nostra timeline e all’interno del menu File/Esporta scegliamo AAF.
La finestra di esportazione AAF ha qualche settaggio in più rispetto alle versioni precedenti.
Non consideriamo (e quindi non attiviamo) il check su mixdown video e concentriamoci unicamente sulla sezione audio che è quella che maggiormente interessa a chi si occuperà della post-produzione audio.
Abilitiamo la scomposizione in mono delle tracce audio.
Quindi decidiamo di renderizzare gli effetti audio applicati alle clip e di includere anche le versioni audio senza effetti in modo da permettere massima possibilità di personalizzazione in post-produzione.
Ora dobbiamo settare i parametri qualitativi dell’audio.
Tutte le impostazioni di default vanno benissimo. L’unica che eventualmente possiamo modificare è il numero di bit per campione. Alziamo il valore a 24 bit per ottimizzare la gamma dinamica.
Clicchiamo su Ok e selezioniamo la cartella dove salvare il nostro file AAF.
Dopo qualche istante di attesa il file AAF verrà generato e inserito nella cartella designata.
Tutti gli effetti e le transizioni non supportate verranno messe in evidenza da una specifica schermata di log.